Sonatina, Sonata e Forma Sonata


Sonata (dal latino sonare) nel campo musicale significa principalmente un brano eseguito da strumenti, in opposizione alla cantata (dal latino cantare), che sta ad indicare un brano interpretato anche da voci.

Il termine,si è naturalmente evoluto attraverso la storia della musica, designando una varietà di forme musicali precedenti all'era classica.

Avrà un'importanza sempre maggiore nel periodo classico, e all'inizio del 1800 veniva utilizzato per definire le più diverse opere compositive, e poteva venire applicato alla maggior parte dei generi musicali, riducendo l'uso della fuga come metodo fondamentale di organizzazione, interpretazione e analisi della musica da concerto.

Nel XX secolo la parola continuò ad essere applicata alle opere strumentali, ma i principi formali enunciati e insegnati nel secolo precedente s'erano oramai indeboliti o allargati

 

La struttura della forma-sonata viene solitamente definita come bitematica tripartita (ha due temi ed è divisa in tre parti; nel Barocco la Sonata era monotematica e bipartita).

La tripartizione comprende la sezione di Esposizione (a volte preceduta da una Introduzione), quella di Sviluppo e infine la Ripresa (a volte seguita da una Coda). Lo schema riassuntivo (incluse le ulteriori suddivisioni all'interno delle sezioni) si presenta così:

 

Introduzione (eventuale)
Esposizione
  • Primo gruppo tematico
  • Ponte modulante
  • Secondo gruppo tematico
  • Codette
 
Sviluppo
  • Sviluppo vero e proprio
  • Riconduzione
Ripresa
  • Primo gruppo tematico
  • Ponte modulante (modificato)
  • Secondo gruppo tematico (modificato)
  • Codette (modificate)
Coda (eventuale)

 


Cos'è una Sonatina?

 

La sonatina è una forma di composizione musicale che indica letteralmente una piccola sonata.

Questo termine non ha di per sé un significato rigoroso, ma è piuttosto applicato dal compositore ad un pezzo che conserva nella sua struttura la "forma-sonata" in maniera tecnicamente più elementare, meno impegnata formalmente e di minori dimensioni sotto un profilo temporale.

Molti celebri compositori, soprattutto appartenenti al periodo classico, dal quale derivano le prime testimonianze del genere, ne hanno lasciato numerosi noti esemplari, specie finalizzati a scopi didattici e formativi. Nell'immaginario le "Sei Sonatine per Pianoforte, op. 36" di Muzio Clementi, le sonatine op. 55 ed op. 88 di Friedrich Kuhlau ed op. 151 e 168 di Anton Diabelli sono divenute per antonomasia l'emblema della musica per principianti.

Per questa ragione la sonatina, in quanto genere a se stante, si contraddistingue per via delle sue esemplificative peculiarità tecniche e per le sue finalità meramente formative dalle forme ad essa similari. Ciò è stato realizzato soprattutto smussando alcuni caratteri della sonata propriamente detta, quali la lunghezza, la difficoltà tecnica ed un tono meno grave.

Essa rispecchia la tradizionale "forma sonata" in maniera sensibilmente abbreviata, talora minimizzando lo sviluppo del tema; l'esposizione è seguita da un ponte tematico che riconduce ad una ricapitolazione del tema originario. I movimenti successivi, al massimo due, di solito sono appartenenti alle forme più comuni del tempo: un minuetto o uno scherzo, una lenta variazione su tema, oppure un rondò.


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Analisi del 1° movimento (Allegretto) della Sonatina n°2 di Muzio Clementi
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La Sonatina n° 2 di Muzio Clementi è composta da tre movimenti: 

1 - Allegretto, seguito da un altro ...

2 - Allegretto, che pur mantenendo lo stesso tempo ha un carattere molto più malinconico, dolce e legato; infine un ...

3 - Allegro, anch'esso vivace e sulla falsariga del primo.

Il primo di questi movimenti è in Forma-Sonata ed è qui analizzato per grandi linee onde non creare confusioni.

La Forma-Sonata non è una Sonata!

La tripartizione della Forma-Sonata non impedisce ad una Sonata di avere 4 movimenti!

Se si chiama Ri-presa (la terza parte della forma) è perché ri-prende il Tema A, non lo copia!