Bruno Maderna


Serenata per un satellite

(per flauto e marimba - 1969)

Bruno Maderna (Venezia 1920 - Darmstadt 1973)

Dedicata al fisico torinese Umberto Montalenti, direttore dell'ESOC (European Space Operation Centre), con sede a Darmstadt, che aveva progettato e coordinato il lancio, la notte del 1° ottobre 1969, dall'isola diVandemberg nell'Oceano Pacifico, del satellite europeo ESTRO I per lo studio dei fenomeni connessi alle aurore boreali.

Serenata per un satellite è una delle più importanti pagine della musica europea dal secondo dopoguerra; certo una delle poche nelle quali l'ipotesi di W. Meyer-Eppler e P. Boulez di conciliare alea e composizione, casualità degli esiti musicali e impiego di materiale musicale rigorosamente prescritto si sia risolto in esiti artistici autentici.

La Serenata , secondo quanto prescrive lo stesso Maderna in partitura, "possono suonarla violino, flauto (anche ottavino), oboe (anche oboe d'amore, anche musette), clarinetto (trasportando naturalmente la parte), marimba, arpa, chitarra e mandolino (suonando quello che possono), tutti insieme o separati o a gruppi, improvvisando insomma, ma con le note scritte". Queste sono raggruppate in moduli musicali disposti sulla pagina per diritto, di traverso, incrociati, tali da offrire agli esecutori percorsi diversi - per durate comprese tra i 4 e i 12 minuti - e nello stesso tempo disegnare graficamente con grande suggestione le orbite di un satellite nello spazio.

(Queste note sono riprese da Novurgìa - arte e musica colta contemporanea)