I Compositori del Barocco


Claudio Monteverdi  (Cremona 1567 - Venezia 1643) fu il primo grande operista nella storia della lirica e fra i massimi autori di musica strumentale del suo tempo.Fu il creatore del linguaggio lirico, un linguaggio che doveva esaltare la voce umana ed essere in funzione della verità dell'espressione. Il suo Orfeo (1607) è la prima opera, nella storia del melodramma in musica, degna di tale nome. In essa Monteverdi riesce a fondere perfettamente i vari generi di intrattenimento, dai canti madrigaleschi alle scene a sfondo pastorale passando per le musiche suonate a corte in occasione di feste e balli, sublimandoli con la sua arte e mettendoli al servizio di un coerente sviluppo drammaturgico. I personaggi acquistano in Orfeo una dimensione e uno spessore nuovi e delle connotazioni di dolente umanità. Con L'incoronazione di Poppea (1643), Monteverdi si rivela ancora una volta artista dall'ispirazione ricca e multiforme e dalle tecniche musicali ed armoniche raffinatissime. Dà infatti vita a una nuova, sublime creazione, animata da un profondo patetismo ed espressione di una perfezione formale, sia sotto il profilo musicale che drammaturgico, che per lungo tempo resterà ineguagliata. Monteverdi fu anche fecondo compositore di madrigali, ascrivibili a un genere che con lui raggiunse la propria espressione più alta e di musica strumentale e sacra.

Henry Purcell (nato probabilmente a Westminster, Londra, nel 1659 ed ivi morto nel 1695) è stato sicuramente il più grande compositore britannico di tutti i tempi. Durante gli ultimi anni della sua vita scrisse alcune straordinarie opere teatrali come Dido and ÆneasThe Fairy Queen e The Tempest. Compose anche della musica meravigliosa per gli anniversari di compleanno e per il funerale della Regina Maria II. Nella vita ebbe notorietà e benessere economico anche se, data la grandezza del genio, ne avrebbe meritato ben di più. Georg Friedrich Händel

Antonio Vivaldi (Venezia, 1678 - Vienna, 1741) è un celebre violinista e compositore del periodo barocco. Fu anche un sacerdote, e per tale motivo - e per il colore dei suoi capelli - venne soprannominato Il prete rosso. La sua composizione più nota sono i quattro concerti per violino conosciuti come "Le quattro stagioni", celebre e straordinario esempio di musica a soggetto. Innovando dal profondo la musica dell'epoca, Vivaldi diede più evidenza alla struttura formale e ritmica del concerto, cercando ripetutamente contrasti armonici e inventando temi e melodie inconsuete. Il suo talento consisteva nel comporre una musica non accademica, chiara ed espressiva, tale da poter essere apprezzata dal grande pubblico e non solo da una minoranza di specialisti. Vivaldi è considerato uno dei maestri della scuola barocca italiana, basata sui forti contrasti sonori e sulle armonie semplici e suggestive. Johann Sebastian Bach fu grandemente influenzato dalla forma del concerto vivaldiano: egli trascrisse alcuni concerti per clavicembalo solista e alcuni concerti per orchestra, tra questi il famoso Concerto per quattro violini e violoncello, archi e Continuo (RV 580).

Altri compositori fondamentali

Per ciò che riguarda lo sviluppo del "Concerto grosso" fondamentale è stato l'apporto di Händel, ma anche dell'italiano Arcangelo Corelli la cui op. 6 è considerata una delle massime espressioni. Ancora nel campo della musica strumentale bisogna ricordare l'opera di Georg Philipp Telemann che i suoi contemporanei consideravano il massimo musicista tedesco (assai più che non Bach, come si ricorda sopra). Nel caso del concerto solista il nome di Vivaldi è quello che più facilmente viene citato, ma altri artisti a lui contemporanei contribuirono in modo fondamentale nello sviluppo di questi stile, fra i quali non si possono non ricordare Alessandro MarcelloGiuseppe Torelli.